Non si può amare senza un rivale: chiedere un piacere a qualcuno produce l'odio di una terza persona; alla fine i nostri desideri non saranno esauditi per timore dell'ira e dell'odio degli altri uomini. 22 Dialogo di Plotino e di Porfirio. Il Maupertuis[47] sosteneva di ritardare o interrompere la vegetazione del nostro corpo per allungare la vita degli uomini. In questa Operetta, composta nel 1827,[100] torna il concetto della nullità del genere umano: l'ironico testo attacca la filosofia che mette l'uomo al centro dell'universo.[108]. I beni e i mali non sono nella potestà dell'essere umano, che liberamente decide come evitarli, mantenerli o liberarsene. Dopo la parentesi del capitolo precedente si torna al tema principale. «Scrivono gli antichi, [...] che gli amanti infelici, gittandosi dal sasso di Santa Maura (che allora si diceva di Leucade[95]) giù nella marina, e scampandone; restavano, per grazia di Apollo, liberi dalla passione amorosa. Ne esprime infatti i temi centrali: l'«arcano mirabile e spaventoso dell'esistenza universale»; il senso angoscioso della vita come privazione e come nulla; la fatale infelicità dell'uomo. «[...]non molto dopo sollevati da una barbarie, ci hanno precipitati in un'altra, non minore della prima; quantunque nata dalla ragione e dal sapere, e non dall'ignoranza; e però meno efficace e manifesta nel corpo che nello spirito, men gagliarda nelle opere, e per dir così, più riposta ed intrinseca. Magnificarsi e pavoneggiarsi con infinite novelle su grandi imprese, spesso ritoccate o interamente false, davanti agli amici con lo scopo di ottenere effimeri lodi o riconoscimenti, è l'unico modo per ottenere la fama.[88]. ... 11 Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare. L'archeologo scopre che tutti i morti dell'universo, recitano i versi appena ascoltati, ogni volta che si compie un anno grande e matematico[70] e che hanno facoltà di continuare a parlare per un quarto d'ora se interrogati dai vivi. Ercole non sente più alcun rumore o movimento tanto che dubita sia ancora viva. Il dialogo sviluppa le sue argomentazioni su due percorsi, uno strettamente morale, l'altro metafisico. Twitter. Quando gli uomini si abbandonano ad ogni sorta di crimine, Giove decide di annegarli tutti, salvando solo i due più meritevoli, Deucalione e Pirra, col compito di ripopolare la Terra. [43], Composto a Recanati, tra l'1 e il 10 giugno, 1824. Gli uccelli a differenza degli uomini si tengono in forma, non stanno mai fermi e hanno una corporatura tonica ed allenata, gli uccelli non sono sottoposti alla noia; l'uomo e tutti gli altri animali se non per procacciarsi il cibo non fanno che oziare, gli uccelli invece non stanno mai fermi e usano il volare come sollazzo, di conseguenza sono di animo forte e puro. Dell'armonia delle sfere celesti ne parla una dottrina pitagorica; Leopardi aveva già scritto a proposito degli astri abitati e sulle presunte scoperte riguardanti la popolazione lunare ad opera all'olandese, La Terra cita la celebre vista di Linceo che il Nostro aveva già accennato nel capitolo XVIII del. Il dialogo si svolge fra due filosofi neoplatonici: Porfirio, il più giovane, è intenzionato ad uccidersi e difende con argomenti razionali la validità di tale decisione, affermando che tutti i sentimenti sono vani. «[...] è fama che sopraggiungessero due leoni, così rifiniti e maceri dall'inedia, che appena ebbero forza di mangiarsi quell'Islandese.». Lo scopo di ogni anima è la felicità, la beatitudine. La Terra, dopo aver ricordato la sua natura armonica, divina e genitrice, in ossequio alla tradizione classica dei più antichi poeti greci, domanda alla Luna che tipo di abitanti la popolano, e di che natura è la società radicatasi sulle sue lande. Per quanto riguarda l'indifferenza della Natura per l'uomo, Leopardi nella composizione dell'operetta Dialogo della Natura e di un Islandese si ispirerà a un passo simile nel libro III del De rerum natura. Il valore di un bravo scrittore. Il finale dell'operetta è dominato dagli aforismi. Che vi sia, ciascun lo dice; «[...] Troppo sono maturo alla morte, troppo mi pare assurdo e incredibile di dovere [...] durare ancora quaranta o cinquant’anni, quanti mi sono minacciati dalla natura. Altre cose, invece, sono presenti come sulla Terra, sono i mali: vizi, misfatti, infortuni, dolori, vecchiezza. Ma quando scrissi cotesto libro, [...], tutt’altro mi sarei aspettato, fuorché sentirmi volgere in dubbio le osservazioni ch’io faceva [...], parendomi che la coscienza d’ogni lettore dovesse rendere prontissima testimonianza a ciascuna di esse. Il mondo particolare, animato da piante e creature, è agitato continuamente da più forze esterne, tutte però riconducibili ad una sola che è l'amor proprio. Riconosciuta la parentela, grazie a queste credenziali, Moda e Morte s'accordano per meglio operare e consultarsi sulle migliori soluzioni da adottare per trarre entrambe miglior partito da ogni situazione. sapendo che i timori e i presenti pericoli riconcilierebbero con la vita. L'arido vero non risparmierà nulla, neanche quei positivi fantasmi, da alcuni tenuti in gran rispetto e considerazione. meglio nelle piccole e mediocri. [71] Con profonda sorpresa, contravvenendo all'opinione comune, il morire è simile alle fasi del sonno, mentre la morte di per sé non è dolorosa anzi lenisce tutti i mali. Nella prima edizione Ercole pronuncia più battute: Il passo dell'uomo a vapore citava in origine, nella prima edizione, il poema di. In un mondo ormai deserto, uno Gnomo, abitante nelle profondità della Terra, è inviato alla ricerca di indizi sulle cause della scomparsa del genere umano. Giovanni Fighera-8 Ottobre 2013. Vittorio Alfieri è l'esempio di letterato per indole predisposto alla gloria, ma vissuto in un'epoca lontana dalle grandi imprese e costretto a riviverle nei suoi scritti: i moderni sono comunemente esclusi dal cammino di celebrità. Il nostro Astro, stufo, per pigrizia di questa vita, decide di fermarsi e lasciare che sia la Terra, da sempre sovrana dell'Universo, ad occuparsene. The themes discussed in these Works are: the relationship between man and history, between man and other men, and, most importantly, between man and Nature, of which Leopardi develops a personal philosophical view; a comparison of past values and the present, static, degenerate situation; the power of illusions, glory and boredom. This is the list of the dialogues and essays, in the last edition: The title page of the expanded 1835 publication. La speranza e la rimembranza dei piaceri sono infatti cose migliori e più dolci degli stessi diletti. [86], Perché ci lamentiamo della NATURA che ci nasconde il VERO con vane apparenze, belle e dilettevoli, ma che ci lasciano nello stesso tempo LIETI? Fatto questo dà all'esistenza degli uomini dei problemi veri e dei mali veri. https://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_delle_Operette_morali Quando Priamo supplica Achille per la restituzione del corpo dell'amato figlio Ettore, l'eroe inizia a piangere non per compassione dell'anziano genitore ma per il ricordo di suo padre e dell'amico morto in battaglia, Patroclo. La noia non è altro che il desiderio puro della felicità che occupa tutti gli intervalli di tempo tra il piacere (fievolissimo, provato soltanto rare volte in sogno) e il dispiacere (la totalità del tempo) e quindi il dolore, rimedio alla noia. Il suo conseguimento resterà sempre frustrato, nessun diletto lo appagherà, perché non potrà mai colmare il suo infinito desiderio. Il sesto capitolo si divide in due parti: L'ignoranza produce speranza; la conoscenza produce l'oblio: la prima è un bene la seconda un male. Il passo relativo ad Orazio era più ampio. A first idea of this work can be traced in the plan of some "prosette satiriche" (satirical prose), "alla maniera di Luciano" (following the style of Lucian). Insieme con la poesia Alla sua donna e ad alcuni Volgarizzamenti di Simonide, è la prima testimonianza della rottura da parte di Leopardi con la struttura metrica della canzone tradizionale. Le immagini sono tutte dissacranti: ciondolo attaccato ad un pelo della barba; forma di pagnotta; orologio dalle molle rotte; sferuzza; fragile uovo; palla sgonfia, neanche tanto buona per giocarci! L'operetta sembra riprendere dove si era interrotto il Dialogo d'Ercole e di Atlante, fornendo una spiegazione razionale all'immagine di una terra tristemente silenziosa. La profondità d'animo favorisce la lettura poetica, la profondità di pensiero quella filosofica. [...] Oggi non invidio più né stolti né savi, né grandi né piccoli, né deboli né potenti. È il secondo titolo (tradotto dal Settembrini «Passanuvoli») dell'Icaromenippo di Luciano; Leopardi la usa per indicare una località immaginaria del mondo antico. Gli scrittori più eloquenti e più coinvolgenti sono quelli che parlano di sé stessi perché più sinceri: «[...] quelli che scrivono delle cose proprie hanno l'animo fortemente preso e occupato dalla materia, [...] si astengono dagli ornamenti frivoli, [...] o dall'affettazione o da tutto quello che è fuori dal naturale». Onde, non per odio, ma per vera e speciale benevolenza che ti avea posta, io deliberai di prestarti al conseguimento di questo fine tutti i sussidi che erano in mio potere.». La Terra è più piccola, il cielo è senza stelle e ci sono meno meraviglie di oggi, ma nonostante tutto cresce negli uomini un'idea d'infinità e di bellezza, che li riempie di numerose aspettative e speranze, giudicando quel posto, con Leibniz, "il migliore dei mondi possibili". Il Leeuwenhoek[46] attribuiva ad alcuni pesci una vita lunghissima. [1]», Composta a Recanati, tra il 19 gennaio e il 7 febbraio 1824.[2]. Come già accaduto in precedenza, nella sua parte conclusiva, il dialogo si configura come un monologo che svolge un concetto caro all'autore. Oltre a Petrarca si cita Ippocrate in un passo che parla delle usanze dei popoli barbari nel trasfigurare le teste dei neonati. Gli anziani sono meno predisposti dei giovani, che a loro volta, mossi da impeto, soffrono la poca esperienza, dando nel giudizio più spazio ad aspetti frivoli, e a cose vane. «[Nel] il tempo del dolore, perché l'uomo è tutto volto alla pietà di sé stesso; [nel tempo] della gioia, perché allora tutte le cose umane ci si rappresentano lietissime e piacevolissime, [...] e le sventure e i travagli paiono quasi immaginazioni vane [...] troppo discordi dalla presente disposizione del nostro animo». Il dialogo si conclude sulle parole del metafisico: «[...]Ma se tu vuoi, prolungando la vita, giovare agli uomini veramente; trova un'arte per la quale sieno moltiplicate di numero e di gagliardia le sensazioni e le azioni loro. 23 Dialogo di un venditore dalmanacchi e di un passeggere. Dialogo della Natura e di un Islandese (dalle Operette morali) Questionario per giovedì 9/04 Prima di procedere all’analisi del testo, leggi il paragrafo introduttivo che il tuo manuale di testo dedica alla presentazione delle Operette morali (la verifica orale verterà anche su questo argomento). Il mondo così concepito dura più lungo di tutti gli altri ma l'eterna abitudine alla vita riporta anche l'abbandono e la noia. In the earlier poems Bruto minore and Ultimo canto di Saffo, suicide is presented, instead, as the action of a great soul rejecting cowardice and bleakness of life. E questi dialoghi supplirebbero in certo modo a tutto quello che manca nella Comica Italiana, giacché ella non è povera d'intreccio d'invenzione di condotta ec., e in tutte quelle parti ella sta bene; ma le manca affatto il particolare cioè lo stile e le bellezze parziali della satira fina e del sale e del ridicolo attico e veramente e plautino e lucianesco [...]. In primo luogo l'età: questi ragionamenti sulla miseria umana sono nuovi quanto, «[...] Salomone e quanto Omero, e i poeti e i filosofi più antichi che si conoscano; i quali tutti sono pieni pienissimi di figure, di favole, di sentenze significanti l'estrema infelicità umana; e chi di loro dice che l'uomo è il più miserabile degli animali; chi dice che il meglio è non nascere, e per chi è nato, morire in cuna; altri, che uno che sia caro agli Dei, muore in giovanezza, ed altri altre cose infinite su questo andare.». [105], «Dicono i poeti che la disperazione ha sempre nella bocca un sorriso. «Vi ho parlato solamente delle donne, perché della letteratura non so che mi vi dire. In questo cambiamento la materia resta intatta, «[..]le mancano solo quei modi di essere». Il paragone è con l'infermo che privo di un arto cerca in qualche modo di sfruttare al massimo la sua deficienza per muovere la misericordia dell'uomo liberale. Probabilmente il progresso culturale e scientifico permetterà di superare in termini di verita l'età presente e scrittori come Galilei, Bacone, Malebranche, Locke[67] oggi sono reputati meno brillanti che in passato perché superati, ormai titolari di un sapere inferiore. Altrimenti è forza che così venga in odio qualunque libro, come ogni parlatore insaziabile.», «Dimandato a che nascano gli uomini, rispose per ischerzo: a conoscere quanto sia più spediente il non esser nati.». Un mio amico, chiamato a testimoniare la mediocrità diffusa del nostro secolo, è Gino Capponi. Allo stesso modo, siamo portati a non riconoscere le buone qualità negli altri quando non sono a nostro vantaggio.[83]. Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare . Leopardi inserisce una serie di battute mordaci sulla, Diverse la battute sulle brutture di tipo estetico causate dal rametto di alloro; lo stesso Prometeo è bersagliato per una motivazione nascosta legata all'utilizzo principale del premio nel suo caso: nascondere la calvizie. Il titano è convinto che l'uomo sia la migliore invenzione del mondo e convince Momo,[37] divinità oscura, ad accettare una scommessa e seguirlo sulla terra, dove proverà la sua tesi. Oggi lodare qualcuno significa misurare la soddisfazione “nel bene o nel male” che si ha di lui. Il capitolo è dedicato interamente all'egoismo. (invecchiando il ricordo peggiora). Le illusioni tardano ad avverarsi, l'abitudine alla vita quotidiana, spinge alcuni a conoscere meglio il mondo, esplorandolo in lungo e in largo. Ora ho cambiata opinione. Ad un Copernico, infine, preoccupato delle conseguenze,[112] l'astro consiglia di dedicare la scoperta al papa.[113]. Anticamente non era così perché circolavano pochi testi. Qualsiasi azione, inclusa la lettura, se aiutata dalla speranza risulta più utile e fruttuosa, mentre mancando causa fastidio e noia. Le città piccole mancando di tutto, anche di cultura, non sono tengono in considerazione la fama, la sapienza e la dottrina di quel sommo, tanto che se abitatore di quei luoghi,[65] si troverà in forte disagio perché non compreso, deriso e umiliato. Riservi i tristi esempi; [5] The title comes also from the practical message: since modern philosophy with its truth makes man unhappy, going back to ancient passions and imaginations could make life less unbearable or, at least, suggest ways to soothe sorrow. Small Moral Works expresses most of the ideas collected in the Zibaldone di pensieri. Il tempo di percorrenza poteva avere varia durata: 49.000 anni per alcuni, 23.760 o anche 12.954 per altri. Primo dialogo in cui compaiono gli stereotipi di due personaggi reali non appartenenti al mondo del mito, della natura o della fantasia popolare. Altro dialogo cardine del pensiero Leopardiano, che tornerà prepotentemente nei dialoghi e novelle sulla vanità della gloria e sul meccanicismo naturale. La lenta agonia trasforma non solo l'anima e il corpo della persona amata ma anche il ricordo della sua figura, tanto che non sopravvive neanche nell'immaginazione, non portando più alcuna consolazione ma solo tristezza. Al suo servizio si presenta Farfarello[23] pronto a manifestare tutta la forza del suo padrone Beelzebub. Al solo pensiero di questa cosa io rabbrividisco. Pertanto né in vita né dopo la morte sarà riconosciuta la gloria al sommo. Per contro diffonde le arti e dei fantasmi (Gloria, Virtù, Amore, Coraggio ecc.) Composto a Recanati, tra il 24 e il 28 aprile, 1824.[2]. Contentus vivat, laudet diversa sequentis? Allo scadere di queste ricorrenze era noto che si verificassero dei fatti. Dialogo della Natura e di un Islandese (dalle Operette morali) Questionario per giovedì 9/04 Prima di procedere all’analisi del testo, leggi il paragrafo introduttivo che il tuo manuale di testo dedica alla presentazione delle Operette morali (la verifica orale verterà … [2][33], Secondo dialogo in cui si finge un improbabile concorso bandito allo scopo di premiare, con un rametto di alloro in questo caso, la più utile invenzione del mondo. Il primo capitolo si trasforma in un'apologia di Socrate e si conclude con una felice metafora sui libri e la lettura, che spiega perché il filosofo non affidò mai il suo pensiero alle carte: «[...] il leggere è un conversare, che si fa con chi scrisse. Chi prima non aveva patito alcuna malattia ora è tormentato da ogni sorta di morbo, dal clima avverso, dalle tempeste e dai terremoti ecc. Nell'antichità era legata alla pratica, e non si poteva ottenere con gli studi e le lettere: l'uomo era votato all'azione per fare il bene della repubblica e dei suoi cittadini. Una felice metafora usata, in chiave, Anche in questo passo troviamo un'interessante riflessione su un tema poetico molto caro ad alcune avanguardie del novecento: si pensi alla, Egesia, filosofo cirenaico del III sec a.C. era chiamato. E pur sempre ch'io 'l veggio m'addoloro: Sul tema della nullità e vanità della vita, Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Analisi_delle_Operette_morali&oldid=117889879, Voci con modulo citazione e parametro coautori, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, I mediocri, la cui natura è trasformata dall'arte e dagli abiti della vita, Il volgo, composto da persone che per ragioni varie non sono riuscite a ricevere e conservare, I Sommi, pochissimi, la cui sovrabbondanza di forza ha resistito alla. Learn how and when to remove this template message, "Leopardi's Operette Morali and the Resources of Dialogue", https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Small_Moral_Works&oldid=998170132, Articles needing additional references from July 2020, All articles needing additional references, Articles needing translation from Italian Wikipedia, Articles containing Italian-language text, Creative Commons Attribution-ShareAlike License. È citato indirettamente anche il naturalista Georges-Louis Leclerc de Buffon il quale racconta degli uomini che vivono in Guinea o in Decan una vita pari alla metà di quella europea, ma più intensa e concentrata. In realtà, ciò che distingue gli uomini da tutte le altre creature, obietta il metafisico, è il loro desiderio di felicità: sempre più spesso, quando viene meno, li spinge al suicidio. [...] La gloria degli scrittori, [...]riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede [...].». [2], Frederik Ruysch all'apice del suo successo internazionale come archeologo e scienziato,[68] una sera dopo mezzanotte, è sorpreso e spaventato da uno strano fenomeno che si sta verificando all'interno del suo laboratorio dove si trovano una serie di mummie, oggetto dei suoi esperimenti.[69]. Ma anche le stelle ruotano sui propri assi e, come i pianeti, verranno in dissoluzione e le loro fiamme si disperdennano nello spazio: il moto circolare, principio e fonte di conservazione di questo universo, sarà anche causa della sua distruzione; solo la materia con le sue immutabili leggi tornerà a trasformarsi per dar vita a nuovi ordini e nuovi mondi che possiamo solo immaginare. Altrove ad altri casi ad altri tempi La verità renderà ancora più amara la vita degli uomini, che vedranno vana qualsiasi speranza consolatoria. Entrambi concordano sul fatto che l'uomo non sia il centro dell'universo e che «la terra non sente che le manchi nulla», così la natura perpetua il suo ciclo inesorabilmente: «i fiumi non sono stanchi di correre», dice il Folletto e «i pianeti non mancano di nascere e di tramontare», prosegue lo Gnomo. Ma siccome solo uccelli e uomini possono ridere allora forse l'uomo non andrebbe categorizzato come animale intellettivo ma come animale “risibile”. Si conclude in chiave ironica la seconda prosa in capitoli[91] in cui si riportano le migliori sentenze e le risposte argute dell'Ottonieri. Solo la speranza di rivedere un giorno l'amata sono per Tasso, l'unico piacere concessogli dal suo stato di prigionia. [2] Ha subito dei cambiamenti dopo la prima edizione.[17]. Leopardi imitates Lucian's comical style with wit and humor, and moves through different levels of language. I poeti sono stati i primi a spingere le antiche divinità a quegli uffici, in tempi remoti in cui le buone canzoni, portavano a magnanime azioni, ma ora, al tempo dei filosofi e delle verità scientifiche, tutta questa fatica è vana: «[...] sono deliberato di lasciare le fatiche e i disagi agli altri». Different editions show the addition of later dialogues and other adjustments. I versi del «poeta italiano» sono di Francesco Berni (1498-1535) che rifece l'Orlando innamorato del Boiardo (Pt. 7 Dialogo della Natura e di unAnima. Il cuore del capitolo tratta dei rapporti sociali tra esseri umani. Viene toccato il tema del primo giudizio che difficilmente si muta quindi in vantaggio sempre i libri mediocri: «[...] lo scrivere perfettamente è quasi inutile alla fama». Facebook. [114], Un passeggere incontra casualmente un venditore d'almanacchi e lunari: la scena si svolge probabilmente lungo una strada o un crocevia nel centro di una comune città. Di serbar la fedeltà. Ad esempio è portato Saturno[104] col suo anello: la singolare bellezza dell'astro rappresenta un momento della vita di tutti i pianeti dell'universo, che finiranno in pezzi precipitando sulle stelle attorno a cui ruotano. Nei salotti romani dell'epoca un letterato era l'equivalente dell'Antiquario o Archeologo. Tasso stesso lo testimonia quando racconta che la sua donna sembra una dea e non una semplice bella donna quando dorme e la sogna.[56]. E sentendo poi negarmi [...] il tutto, e dire che la vita non è infelice, e che se a me pareva tale, doveva essere effetto d’infermità, o d’altra miseria mia particolare, da prima rimasi attonito, sbalordito, [...] e per più giorni credetti di trovarmi in un altro mondo; poi, tornato in me stesso, mi sdegnai un poco; poi risi, e dissi: [...] Gli uomini universalmente, volendo vivere, conviene che credano la vita bella e pregevole; e tale la credono; e si adirano contro chi pensa altrimenti. Gli indecisi sono sempre quelli più determinati nel perseguire i loro propositi perché temono, a causa dell'ansia e dell'incertezza in cui vivono quotidianamente, di tornare in quella condizione di perplessità e sospensione d'animo che alimenta le loro esistenze: la vera sfida non è l'oggetto dell'impresa, ma vincere sé stessi. Nello spazio silenzioso una Terra «che scoppia di noia» perché i suoi «negozi sono ridotti a poca cosa» comincia un dialogo con la Luna, da sempre «sua compagna di viaggio» e «amica del silenzio». There is an implicit link to Opuscula moralia by Plutarch. Propone ad Atlante di colpirla con la sua clava per vedere cosa succede, ma temono che la crosta terrestre possa rompersi come un uovo o che il colpo possa schiacciare e uccidere tutti gli uomini all'istante. Composta tra il 9 e il 14 aprile del 1824, esprime al meglio il pessimismo cosmico leopardiano. [10], Il dialogo è anche la prima operetta in cui Leopardi usa una terminologia volutamente caricaturale per descrivere la Terra nel tentativo di spostarla dal centro dell'universo non solo in senso fisico ma anche culturale. Anche in questo settore solo un filosofo sa leggere un libro filosofico e cogliere le verità di pensiero che le persone normali comprenderebbero solo letteralmente. A trionfare quindi, poiché tutto è passeggero e incostante sulla terra, sarà sempre lei, sua sorella maggiore, la triste Mietitrice. [63] Oggi avviene il contrario, poiché i nostri tempi sono tranquilli e non votati ad imprese magnanime. [72], «[...] spessissime volte la stessa languidezza è piacere; massime quando vi libera da patimento; poiché ben sai che la cessazione di qualunque dolore o disagio, è piacere per sé medesima, sicché il languore della morte debbe esser più grato secondo che libera l'uomo da maggior patimento.». Il clima di riso amaro e di facile, ma improbabile, identificazione del personaggio Islandese con l'autore, segna la progressione narrativa del dialogo, fino al geniale culmine teatrale della sequenza finale, con l'immagine della materializzazione di un destino ineluttabile.
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