In altre parole, i privati che hanno prestato soldi agli stati in crisi dovranno perdere una parte del loro investimento nel momento in cui scatterà un pacchetto di aiuti. Finora per modificare i termini del titolo era richiesta l’approvazione della maggioranza dei detentori dei titoli del debito non solo in totale, ma anche in ogni singola sottocategoria dei titoli stessi (diverse scadenze, diversi interessi e via dicendo creano diverse sottocategorie). Mes 2021: cos'è e come funziona il Fondo Salva-Stati. Con la pandemia da Coronavirus è stata creato il Mes sanitario o Pandemic crisis support, linea di credito studiata per sostenere il finanziamento interno dei costi diretti e indiretti legati all'assistenza sanitaria, alla cura e alla prevenzione connesse alla crisi Covid-19. Per qualcuno è uno strumento utile, per altri è uno strumento di “controllo” che risponde a logiche ormai superate, anche per effetto della pandemia. Nella versione riformata del Mes, in particolare, sarà necessario avere un debito non solo genericamente sostenibile ma inferiore al 60 per cento del Pil, o convergente verso quell’obiettivo con una riduzione di un ventesimo all’anno. La Pccl viene concessa agli Stati che accettano determinate condizioni, fissate in un Memorandum d’intesa, e che hanno una situazione finanziaria “solida”. Il 6 novembre Giampaolo Galli, dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, è stato ascoltato alla Camera dei deputati a proposito della riforma del Mef. Inoltre, a questo proposito, peserebbe l’aumento dei poteri del Mes (di fatto a discapito di quelli della Commissione), che, operando come un organismo più tecnico che politico, sarebbe meno soggetto alle pressioni dei vari Stati membri. Sarà cioè sufficiente la maggioranza del totale dei detentori del debito pubblico e eventuali maggioranze nelle varie sottocategorie non avranno quindi la possibilità di bloccare la ristrutturazione del debito. La bozza che è stata diffusa dopo l’Eurogruppo di giugno contiene diverse novità, valutate positivamente nel complesso dagli esperti, ma con alcuni punti critici per l’Italia, legate in particolare al rischio che l’annuncio di una maggior facilità nella ristrutturazione dei debiti pubblici scateni la speculazione contro i Paesi con i conti meno in ordine. L’Italia, con 14,33 miliardi di euro versati e altri 125,4 miliardi sottoscritti, è il terzo contributore, dietro a Germania e Francia. Con l’attivazione del “backstop” verrà eliminata la possibilità per il Mes di procedere a ricapitalizzazioni dirette di istituti in difficoltà e, soprattutto, verranno modificate le condizioni di accesso alle linee di credito precauzionali previste. Registrati per leggere questo contenuto: è facile e velocissimo, Completa la registrazione con quest'ultimo passaggio, Inserisci la tua email per recuperare la tua password. La polemica contro la riforma è stata aperta da Matteo Salvini, leader della Lega, nonostante il processo di riforma sia iniziato e sia stato approvato mentre lui era al governo. Formalmente il ruolo della Commissione europea in proposito non viene ridotto, ma di fatto l’esecutivo comunitario si troverà a dover tenere in conto delle posizioni che esprimerà il Mes. di Francesca Basso 11 marzo 2020. Tutto nasce nel 2010-2011 quando alcuni paesi Ue si trovarono sull’orlo del tracollo finanziario. Negli ultimi giorni è nata una polemica politica intorno alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes, in inglese European stability mechanism o Esm) con Lega e Fratelli d’Italia, dall’opposizione, e il M5s e Leu, dalla maggioranza, che hanno avanzato aspre critiche. Questi soldi poi possono essere prestati agli stati in difficoltà, per esempio per ricapitalizzare i loro sistemi bancari. È stata poi ripresa da Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, e da Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle. Rispettano cioè sei criteri di stabilità economica, tra cui un deficit e un debito pubblico sotto controllo, facilità a finanziarsi sui mercati finanziari negli anni precedenti e l’assenza di problemi di solvenza del sistema bancari. Partiamo dalle basi, cos’è il Mes, cos’era ai tempi della Grecia e cosa si appresta a diventare con la prossima riforma dell’Eurogruppo in agenda questo mese. Servono a evitare che crisi “piccole” possano degenerare in crisi più gravi. Vediamo meglio il terzo e il quinto elemento di novità che, come vedremo più avanti, sono tra quelli più complessi e ritenuti maggiormente problematici per l’Italia. Terzo, viene rivisto l’insieme di strumenti che ha a disposizione il Mes per intervenire in soccorso di un Paese in difficoltà. Per avere una linea di credito, infatti, sarà sufficiente una lettera di intenti, ma solo per quegli stati che rispettano i parametri di Maastricht (10 stati su 19 membri dell’eurozona, Italia compresa, non potranno quindi utilizzare a loro vantaggio questa misura). Clicca sull'icona colorata a sinistra del codice; Incolla il codice e personalizza il codice colore (tag "color"). Mes sanitario: cosa prevede la Pandemic crisis support C’è chi ritiene che l’ESM non sia uno strumento sufficiente, e attacca i programmi di riforme spesso draconiane che gli stati devono accettare pur di ricevere i fondi. È inoltre richiesta l’unanimità di tutti e 19 gli Stati del Mes per approvarlo. Viene considerato una sorta di fondo cassa dove i ricchi mettono di più e i poveri di meno, ma a cui chiunque può attingere in caso di problemi. Ma le critiche nei suoi confronti non sono nuove, anzi, circolano fin dalla sua fondazione. L’effetto STIGMA del MES che ieri sera Conte ha citato, senza spiegare cosa sia e perchè ci sia, è chiaro a tutti? Cosa prevede la riforma Di fatto la riforma cerca di rendere più facile “ristrutturare” il debito pubblico di un paese che chiede aiuto al MES. L’entrata in funzione di questa novità è prevista per il 2024 al più tardi. In sostanza, il MES viene accusato di essere un opprimente meccanismo burocratico europeo che limiterà la nostra libertà. Che cos’è il MES oggi? La riforma del Mes si inseriscenei più ampi obiettivi di completare l’Unione bancaria dei 19 Stati che fanno parte dell’Eurozona e di rafforzare l’Unione monetaria. Cos’è il MES. Il Meccanismo Europeo di Stabilità è stato istituito grazie alle modifiche apportate al Trattato di Lisbona, ratificate dal Consiglio UE nel marzo del 2011. Il rapporto politico e personale tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si sta logorando, mentre in questo continuo susseguirsi di dichiarazioni e di accuse reciproche non è ancora chiaro quali siano i contenuti di tale riforma. 123 dei Trattati che vieta agli stati membri (e alla BCE) di ‘salvare’ paesi in difficoltà. A parte questo però, in pochi sembrano avere davvero capito di cosa si stia parlando. I due fondi possono contare su un capitale teorico di oltre 700 miliardi di euro. La terza modifica introdotta dalla riforma è invece voluta dai “rigoristi” del Nord Europa, e come tale non piace all’Italia (ma non solo a Salvini: anche il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco ha detto di essere preoccupato, come il presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli). Se ne parla molto in questi giorni perché l’Italia potrebbe ricorrervi per far fronte a esigenze finanziarie derivanti dalla necessità di “salvare” alcune banche in diffi… Esso è regolato dalla legislazione internazionale e, c… Cos’è Il Meccanismo europeo di stabilità (MES)? La necessità di dover sottoscrivere un Memorandum d’intesa scoraggia gli Stati a chiedere questi prestiti, in quanto la loro sovranità viene significativamente compressa. Da quando sono operativi hanno già erogato prestiti per 254,5 miliardi di euro a cinque diversi Stati: Irlanda, Cipro, Portogallo, Spagna e Grecia (per tre volte). Le Clausole di azione collettiva (Cac), introdotte nell’Eurozona dal 2013, sono delle clausole collegate ai titoli del debito pubblico che consentono allo Stato di rinegoziare i termini del titolo, in particolare interessi e scadenze. È una componente molto importante dell’unione monetaria: serve a mettere in comune il denaro di tutti e a utilizzarlo nel caso in cui uno stato membro si trovi in difficoltà, visto che – condividendo la stessa moneta – le difficoltà di un paese possono avere conseguenze anche sugli altri. Va precisato che gli Stati sottoscrivono una quota e poi si impegnano a versarla: infatt… Andiamo a vedere i dettagli. Ci si era scontrati con l’art. Anche in questo caso è necessario sottoscrivere il Memorandum d’intesa. Si tratta di un accordo stipulato dai 17 paesi aderenti all’euro che mira a creare stabilità finanziariaall’interno dell’area euro. La riforma del Mes è infatti un dossier che risale a prima del Covid e che già aveva provocato attriti e tensioni nella politica italiana. Noi a favore. Sulla riforma del Mes si gioca la tenuta del governo giallorosso. La Eccl viene invece concessa a Stati in situazione sempre solida, ma non abbastanza da avere accesso alla Pccl. Questo articolo non è più commentabile. A chi si chiede cos’è il MES potremmo dunque rispondere definendolo un meccanismo volto a mantenere la stabilità finanziaria della zona euro. Questo, come vedremo meglio tra poco, potrebbe creare dei problemi per il nostro Paese. Il Meccanismo europeo di stabilità è un'organizzazione intergovernativa a … Il 14 giugno, quando in Italia era ancora in carica il governo Conte I sostenuto da Lega e M5s, l’Eurogruppo – la riunione dei ministri delle Finanze dei 19 Stati Ue che hanno adottato l’euro – ha concordato una bozza di riforma del Mes. Che cos'e' e a che serve il Mes 2' di lettura La riforma del Meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto Mes, sta tenendo banco da settimane e incrinando i rapporti della maggioranza. Secondo le previsioni, l’iter di riforma si dovrebbe completare a dicembre 2019, a condizion… La riforma del Meccanismo europeo di stabilità ha visto riaccendersi lo scontro tra maggioranza e opposizione: cosa prevede la bozza, le novità e le ragioni di chi la critica. Il 12 maggio scorso lo citavo, ma voglio fornirvi una breve spiegazione. La logica di questo articolo è chiara: gli stati membri non devono essere incentivati a indebitarsi nella convinzione che altri paesi correranno in loro soccorso. In parole semplici, se il Fsr esaurisce i fondi a disposizione, il Mes potrà prestare le risorse necessarie (fino a 55 miliardi di euro circa). Il MES è stato apprezzato da molti, in quanto è il primo tentativo organico di dotare l’eurozona di un meccanismo per affrontare le crisi, e insieme alla BCE rappresenta la cosa più vicina a un “prestatore di ultima istanza”, cioè un’istituzione che presta denaro a chi non riesce più a ricevere prestiti. Tutto nacque dopo il 2008, a seguito della crisi finanziaria che portò molti Paesi Ue sull’orlo del tracollo economico. Ora, visto che senza i conti del tutto in ordine non si può accedere alla Pccl, dovrebbe accedere alla Eccl, un programma comunque meno invasivo rispetto ai prestiti condizionati alle riforme erogati a Grecia, Irlanda, Cipro e Portogallo. 1/7. Nasce nel 2011 con alcune modifiche al Trattato di Lisbona, in anticipo di ben … I paesi indebitati hanno invece ottenuto una vittoria nella trattativa sul “backstop” per il Fondo di risoluzione unico, un fondo finanziato dalle banche europee che serve ad aiutare istituti finanziari in difficoltà. Che cos'è il Mes e perché quello sanitario è diverso Per prima cosa dobbiamo chiederci che cosa sia il Mes. Secondo le previsioni, l’iter di riforma si dovrebbe completare a dicembre 2019, a condizione che venga trovato il consenso unanime di tutti i 19 Stati membri, i cui Parlamenti dovranno ratificare il nuovo testo. Il MES ha una dotazione di 80 miliardi di euro, pagati in maniera proporzionale all’importanza economica dei paesi dell’eurozona: con quasi il 27 per cento del capitale la Germania è il primo contributore, e con ogni probabilità non usufruirà mai degli aiuti. Da oltre una settimana nella politica italiana si parla sempre più spesso della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, un’istituzione europea che ha lo scopo di aiutare i paesi in difficoltà economica. La riforma del MES discussa a partire dal 2018 è un tentativo di accontentare tutti, e in quanto tale è il frutto di un compromesso tra le parti: per esempio i paesi più indebitati, come l’Italia, che volevano che le linee di credito precauzionali erogate dal MES (in gergo PCCL e ECCL) venissero concesse anche senza bisogno di sottoscrivere un accordo dettagliato di riforme impopolari. Il 14 giugno, quando in Italia era ancora in carica il governo Conte I sostenuto da Lega e M5s, l’Eurogruppo – la riunione dei ministri delle Finanze dei 19 Stati Ue che hanno adottato l’euro – ha concordato una bozza di riforma del Mes. In totale, il Mes dispone di una potenza da 700 miliardi di euro: l'Italia ha sottoscritto il 17,8% del totale. Il Mes costituisce una sorta di paracadute ultimo per gli Stati in dissesto finanziario che ne impedisce, in poche parole, il default. La riforma del Mes è ancora in discussione a livello comunitario: manca l’approvazione definitiva dell’Eurogruppo e la successiva ratifica da parte dei 19 Parlamenti nazionali dell’Eurozona. Con l’introduzione del “backstop” il MES potrà finanziare il Fondo di risoluzione fino a 55 miliardi; le banche – soprattutto quelle della periferia d’Europa ma non solo – diventeranno così più sicure. I contributi al Mes sono infatti stabiliti in proporzione al Pil degli Stati e quello italiano è il terzo dell’Eurozona. Quarto, il Mes potrà fare da mediatore tra Stati e investitori privati qualora fosse necessaria la ristrutturazione di un debito pubblico. Ma cos'è questo Meccanismo Europeo che rischia di mandare a gambe all'aria il governo. Questo vuol dire che un paese in difficoltà potrebbe restituire meno di quello che deve ai suoi creditori, che è una cosa buona; ma la cosa meno buona – e temuta – è che i creditori, sapendo di questa possibilità, finiscano per chiedere interessi più alti ai paesi che percepiscono più a rischio, come l’Italia. Servono in particolare in caso di crisi del debito, per procedere a una ristrutturazione del debito maggiormente ordinata e prevedibile. La nascita turbolenta dopo la crisi del 2008. Come vedremo alla fine del pezzo, il problema è quindi soprattutto l’effetto-annuncio di queste riforme. Andiamo a capire perché alcuni esperti hanno espresso preoccupazioni e critiche alla riforma del Mes. La riforma del sistema, quella che fa discutere, vincolerebbe questo sostegno in cambio di riforme strutturali. Che cos’é il MES Si tratta del Fondo Salva Stati, o Meccanismo europeo di stabilità (MES), un fondo monetario dell’Ue per sostenere i Paesi membri in caso di crisi finanziaria. Ma come funziona? In compenso viene stabilito che l’accesso alla Pccl sia condizionato non alla sottoscrizione del Memorandum, che come detto viene meno, quanto al rispetto ex ante dei criteri di stabilità, che vengono ulteriormente dettagliati. Ed è anche un concreto tentativo di rendere l’eurozona più economicamente unita e solidale. Ad oggi, dunque, non esiste ancora un testo definitivo e di conseguenza il governo italiano non ha ancora preso impegni che vincolino il Paese. Linee di credito e ristrutturazione del debito Con le nuove regole si dovrebbe semplificare la procedura per ottenere le linee di credito in caso di difficoltà finanziarie. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. Con la riforma, come spiega un approfondimento di Bruegel – think tank economico basato a Bruxelles –, viene meno la necessità di sottoscrivere il Memorandum d’intesa per la Pccl, facilitando dunque l’erogazione del prestito. Per tutelare l’interesse dell’Italia, secondo Galli sarebbe opportuno, «rafforzare il ruolo della Commissione rispetto al Mes, evitare che le Cac a maggioranza unica – i cui dettagli tecnici non sono ancora stati resi noti – facilitino eccessivamente la ristrutturazione del debito, sottolineare con forza che la ristrutturazione del debito pubblico non può essere decisa sulla base di valutazioni meccaniche e va valutata con grande attenzione, con il pieno coinvolgimento delle autorità nazionali». Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), detto anche Fondo Salva Stati (ed ora Fondo Salva Banche) è stato approvato in via definitiva il 23 luglio 2012. Mes, cos’è e come funziona Il Mes nasce come un’organizzazione intergovernativa nel 2012 e si pone lo scopo di aiutare gli stati europei in difficoltà economica. (Agenzia Vista) Roma, 28 gennaio 2021 Consultazioni, Renzi: “Mes? Ad oggi questi due strumenti, ricapitalizzazione diretta e linee di credito precauzionali, non sono mai state utilizzati. Cos’è il Mes, altrimenti detto Fondo Salva Stati. Cos’è il MES, il meccanismo europeo di stabilità Il Meccanismo Europeo di Stabilità è un'organizzazione intergovernativa degli Stati che condividono l'euro come moneta. Il MES in sintesi: un fondo privato in cui l’Italia ha versato decine di miliardi di euro ottenuti con introduzione dell’IMU ed emissione di debito su cui paghiamo interessi.. Nel momento in cui dovessimo accedervi, i soldi (gli stessi che ci abbiamo messo noi) ci verrebbero prestati e pagheremo un interesse. In primo luogo si prevede che il Mes faccia da “backstop” rispetto al Fondo di risoluzione unico (Fsr), un fondo finanziato dalle banche dei 19 Stati dell’Eurozona che ha l’obiettivo di risolvere le crisi bancarie. Gli stati che vengono aiutati dal MES, se rispettano alcune condizioni, possono ricevere anche l’aiuto illimitato da parte della BCE sotto forma delle famose OMT, un piano che di fatto permette l’acquisto senza limiti di titoli di stato del paese in crisi. LA POLITICA ... Cosa è il Mes.
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